di Redazione
Lo chef Antonino Cannavacciuolo è stato ospite di "Million$", il podcast (prodotto da Dopcast e disponibile su YouTube oltre che sulle principali piattaforme) condotto da
Joe Bastianich e Tommaso Mazzanti.
Cosa ha raccontato? Scopritelo insieme a noi...
A 13 ANNI NELLA PRIMA CUCINA - ORA SFILETTA DA "WOW"
AC:"Io a 13 anni entro nella prima cucina dove mio padre faceva lo chef, ho fatto con lui 2 stagioni perché facevo la stagione e studiavo. Poi lui ha avuto la bravura di non farmi cucinare e non
spiegarmi le ricette ma di mettermi i coltelli in mano, di farmi disossare, sfilettare, pulire i prosciutti, le spalle intere, spiegarmi proprio la base del lavoro, mi ha creato la manualità che
è quella che ti fa lavorare veramente bene e con perfezione. Joe mi ha visto sfilettare e mi ricordo ancora che ha fatto ‘wow’".
JB: "Con il coltello si se la cava".
LA CUCINA E’ TANTO STUDIO
"La cucina è tanto tanto studio. Il perché c’è la stagionalità, perché si fa un abbinamento. Se guardi la natura, la natura ha già fatto degli abbinamenti perché nasce un vigneto là, perché esce
quel cibo là, basta fermarti e guardare lo sviluppo che ci dà la terra poi l’estro dello chef deve perfezionare quello che ci ha dato la natura"
DA CUOCO A BUSINESS MAN - LE SFIDE DELL'IMPRENDITORE
"Sicuramente c’è la parte imprenditoriale, ognuno di noi ce l’ha dentro, è la voglia di metterti in gioco, accettare le sfide, accettare l’insuccesso perché è una cosa che ti fa crescere, tanti
la prendono male, entrano in depressione invece secondo me tante cose negative c’è sempre quel punto di luce che da lì quando nasce quel fiore, quell’albero, quella pianta è difficile che la
butti giù, perché viene da un terreno amaro. Ogni cosa non è mai a vita, è sempre una sfida, perciò un imprenditore deve prendere tutto come una sfida, puoi vincere, puoi perdere ma quella deve
essere la testa".
L’AGOGNATA TERZA STELLA
JB: "Abbiamo vissuto insieme questo percorso [delle 3 stelle, ndr] sul set di Masterchef perché io volevo un amico con un ristorante di 3 stelle e allora io tifavo per Antonino e ogni anno dicevo
‘questa terza stella quando arriva, poi finalmente è arrivata’"
AC: "Quando l’ho chiamato Joe che in quel momento stava registrando mi sembra Pechino Express che non poteva rispondere…"
IL SEGRETO DEL SUCCESSO DI ANTONINO
JB: "Adesso ti faccio un complimento, non ti montare la testa, anche se tu la testa ce l’hai già montata. Tu sei forse il simbolo per tutti gli altri in Italia, forse anche un po’ nel mondo dello
chef che diventa imprenditore d’eccellenza. Tu fai ristoranti stellati, hai 3 stelle, hai una struttura di business di alberghi [Laqua by the lake, ndr] che funziona, fai tanti soldi, una cosa
che tanti altri chef non riescono a fare. Sei quel raro caso dell’artista che riesce anche ad incassare e guadagnare, non succede spesso. Qual è l’intuizione? Come ci riesci? "
AC: "E’ raro ma è anche molto semplice: far si che la mia azienda non diventi una multinazionale ma con basi tradizionali e familiari, trattare i ragazzi che lavorano per noi come e fossero i
proprietari, solo loro ti possono dare una mano nella tua crescita, ogni imprenditore ha bisogno di circondarsi di persone che ti danno “la vita”. Il contatto con i tuoi dipendenti è
fondamentale, il tuo problema è il mio problema, solo così crei quella rete di collaboratori che ti permettono di crescere".
HO FATTO IL LAVAPIATTI
"Io ho fatto dei periodi tosti, io ho aperto nel ’99 il primo giorno di riposo l’ho fatto nel 2004. Villa Crespi era sempre aperto 7 su 7. E chiudevamo 15 giorni a gennaio Ho avuto la grande
fortuna di avere la persona accanto a me, mia moglie, che mi capiva perché avevamo lo stesso linguaggio, eravamo due folli se io facevo 8 ore di lavoro , lei ne faceva 9, quella è stata la mia
fortuna. Il consiglio che posso dare a un ragazzo è di scegliere una compagna che lo sostiene perché all’inizio è tosta. Io non mi vergogno a dirlo: ho lavato i piatti fino a 12 anni fa, vedevo
in difficoltà il lavapiatti, io non me ne potevo permettere due e andavo a lavare i piatti".
VILLA CRESPI SARA’ SEMPRE MIA
AC:"Io insieme a mia moglie abbiamo fatto già tanto, investito tanto secondo me per fare il salto ci dobbiamo guardare attorno.. "
JB: "Far entrare qualcuno… e come li faresti entrare, in tutto o solo in dei rami di business"
AC:" No bhe a pezzi… quello è il bello: c’è il Banco di Antonino, Laqua, Villa Crespi sarà sempre mia, lì è difficile".
crediti foto: ufficio stampa MNcomm