di Redazione
Dal 3 dicembre, ogni martedì alle ore 21:50 su History Channel, appuntamento con "Disney - 100 anni di magia", la docu-serie in sei
episodi che, ripercorrendo la storia del famoso marchio dalla fine degli anni ‘20 ad oggi, spiega come sia diventato un fenomeno culturale mondiale, da quando ha dato vita al personaggio
più noto al mondo, Topolino, prodotto film di animazione come Biancaneve, fino a rivoluzionare il concetto di merchandising e utilizzare una ingegneria innovativa per costruire Disneyland e Walt
Disney World.
Il primo episodio della serie svela come sia nato Topolino. Negli anni ‘20 il cinema era il posto più in voga e più del 70% della popolazione americana – 90 milioni di persone - andava al cinema
almeno una volta a settimana, anche nelle cittadine più piccole. Per l’equivalente di tre dollari odierni, un americano medio poteva vedere spettacoli per un intero pomeriggio: il film
principale, il film di serie B, un cinegiornale e un cartone animato. Ma i cartoni animati, prodotti a basso costo a New York, erano muti e duravano in media dai sei agli otto minuti. I
personaggi non avevano personalità e le storie erano solo piccole gag create per far ridere il pubblico prima che vedesse il film principale.
Walt Disney capisce per primo che il pubblico americano era pronto per un personaggio animato con cui identificarsi. Il giovane Walt vende per pochi soldi alla Universal il suo primo personaggio
animato di successo, Oswald il coniglio fortunato, ma quando capisce di aver perso i diritti della sua prima e unica fonte di guadagno, il coraggioso visionario non si perde d’animo e insieme
all'animatore Ub Iwerks crea Mickey Mouse, un topo che disegnano usando tre monete di dimensioni diverse, due cerchi per le orecchie e una per la testa. Realizza il primo cortometraggio animato
con suono sincronizzato, Steamboat Willie, che debutta il 18 novembre 1928 con due settimane di programmazione al Colony Theater di New York. È un successo.
Nel secondo episodio vediamo Walt far fronte a costi sempre più alti, critiche crescenti e scadenze serrate; è in quel momento che produce il primo lungometraggio animato con suono e colore,
Biancaneve e i sette nani del 1937, dando origine al business miliardario dei film d'animazione.
Tra interviste a storici ed esperti, materiali d’archivio e scene di reenactment, la serie ricostruisce nel terzo appuntamento la nascita del primo parco a tema Disneyland nel 1955, mentre al
centro del quarto è lo sviluppo del merchandising per mano di Kay Kamen, che ha creato il famoso orologio con le braccia di Topolino che fanno da lancette.
Nel quinto appuntamento si arriva agli anni ’60, quando Walt si cimenta nella pianificazione urbana con l’idea di costruire un'utopica "città del futuro", EPCOT (Experimental Prototype Community
of Tomorrow); la sua morte nel 1966 lascia Roy Disney a onorare il sogno di suo fratello e il progetto si realizza nel Walt Disney World in Florida.
Infine, nel sesto episodio, la serie esplora sei innovazioni Disney, tra cui giostre da brivido, audio-animatronici (ovvero robot dei parchi a tema), navi da crociera e fuochi d'artificio,
raccontando come hanno contribuito a cambiare il divertimento in famiglia.
crediti foto: ufficio stampa MNcomm