di Redazione
Da mercoledì 19 giugno, in prima serata su Canale 5 (in prima visione esclusiva e assoluta) al via lo spy-drama "Davos". Protagonista del titolo, una
giovane crocerossina, Johanna Gabathuler, che dopo essersi prodigata per soccorrere i militi sul fronte francese, diventa un agente sotto copertura. L’infermiera al centro di "Davos" è
interpretata da Dominique Devenport, la spregiudicata "Sissi" della serie-evento, la cui terza stagione è appena andata in onda sull’ammiraglia
Mediaset.
Per tutti, Davos è la cittadina non lontana dall’omonimo, piccolo lago della Svizzera orientale, nel Cantone dei Grigioni, nota come stazione sciistica e, soprattutto, quale teatro del World
Economic Forum, dove ogni anno, in gennaio, il gotha mondiale si riunisce per discutere delle questioni più urgenti che il mondo si trova ad affrontare, anche in materia di salute e di
ambiente.
Nel 1917, l’anno in cui si consumano i fatti raccontati nella serie, Davos e la Svizzera sono il crocevia dell’intelligence internazionale. La neutralità dello Stato federato (la cui prima
dichiarazione ufficiale risale al 1674, poi stabilita dal Trattato di Parigi nel 1815 e, quindi, confermata in via definitiva nel 1920 dalla Società delle Nazioni), ne fa un territorio
privilegiato: in mezzo all’Europa, il Paese condivide i confini con le belligeranti Germania e Austria-Ungheria, Francia e Italia.
La storia, dunque, è realmente ispirata alle infermiere che prestarono servizio in Francia durante la Prima guerra mondiale. Così come l’eroina della serie, che una volta rientrata a casa, in
Svizzera, si trova coinvolta suo malgrado in missioni di spionaggio, più per amore, che per scelte ideologiche.
Johanna, tornata quindi da Verdun, è ora a Davos, dove la sua famiglia gestisce, con grandi difficoltà finanziarie, l’hotel Curhaus Cronwald. Promessa sposa al danaroso Gran Consigliere Thanner,
la ragazza viene costretta dal padre a dare in adozione il suo bambino, nato da un amore sul fronte.
È proprio su questo dramma, che fa leva un’ospite dell’albergo - la contessa e spia tedesca Ilse von Hausner -, per convincere Johanna a diventare una spia per l'Impero tedesco, promettendo di
aiutarla a riavere il piccolo e a favorirne la fuga con una nuova identità.
Con un budget di 18 milioni di franchi, "Davos" è più grande coproduzione televisiva svizzero-tedesca mai realizzata fino ad oggi. Riprese della serie sono state fatte nel parco termale dell'ex
Hotel Waldhaus Vulpera, nelle città di Davos e Schatzalp, ai Penzing Studios di Landsberg, e all'ex sanatorio della Fondazione Auguste Viktoria a Windeck. Sempre a Vulpera, sono stati allestiti
il parco del Curhaus Cronwald e una pista di pattinaggio. Le registrazioni, spesso a meno 20 gradi, sono costate una polmonite a Dominique Devenport.
La serie "Davos" è stata presentata al Mipcom 2023 e la sua protagonista ha vinto il Prix Swissperform 2024, come Beste Hauptrolle (miglior attrice). «Davos 1917» è stata realizzata da Contrast
Film, Letterbox Filmproduktion e Amalia Film, in co-produzione con SRF e ARD Degeto.
crediti foto: ufficio stampa Mediaset