di Redazione
Questa sera "Striscia la notizia" (Canale 5, ore 20.35) - dopo le molte segnalazioni ricevute e gli articoli pubblicati su stampa, web e social - torna a
occuparsi dell’affaire Francesca Fagnani. Rajae Bezzaz ha intercettato a Roma la giornalista professionista conduttrice di Belve (Rai2), ora al centro di
un’inchiesta del tg satirico sull’esibizione reiterata di costosi gioielli di una nota griffe in tv e sui magazine. Caso segnalato anche dal Codacons, che ha presentato un esposto per fare luce
sulla vicenda di presunta pubblicità occulta e violazione delle norme deontologiche. Infatti, un giornalista - secondo l’articolo 10 del Testo unico dei doveri del giornalista - non può prestare
il nome, la voce o l’immagine per iniziative pubblicitarie.
«Posso indossare tranquillamente i gioielli perché mi vengono prestati. Esattamente come i vestiti e le scarpe» - dichiara Fagnani. E aggiunge: «Tutte le giornaliste in conduzione
indossano abiti e gioielli prestati. Non c’è violazione dell’articolo 10, perché se io avessi un indebito guadagno, se ricevessi anche solo una lira e fossi contrattualizzata con questi brand,
come lo sono tantissimi, anche giornalisti professionisti, allora ci sarebbe un problema. Io restituisco i gioielli la sera stessa, non compare il brand nei titoli di coda e non ho nessun
contratto con loro».
Ma secondo il tg satirico il problema c’è, eccome. Infatti un marchio ottiene visibilità anche in assenza di un contratto vero e proprio ed è quindi comunque un comportamento scorretto per un
giornalista. Come già dimostrato dal “caso Lilli Gruber”. La conduttrice di La7, infatti, ha ricevuto un avvertimento da parte del Consiglio di Disciplina dell'Ordine dei giornalisti del Lazio
per una condotta analoga, da para-influencer.
A questo punto, però, il tg satirico attende con trepidazione che la giornalista d’inchiesta, nonché “Belva”, faccia i nomi dei suoi colleghi sotto contratto.
crediti foto: ufficio stampa Striscia la notizia