di Redazione
Sempre più cosmopoliti e internazionali, soprattutto molti giovani e giovanissimi: ecco l’identikit degli aspiranti chef che ambiscono ad entrare nella Masterclass della 12ª
stagione di MasterChef Italia, al via per la prima volta in chiaro, su TV8, dal 15 marzo, ogni venerdì, alle ore 21.30.
A valutare tutti i piatti e a decidere chi di loro merita di entrare tra i 20 concorrenti ufficiali, l’irresistibile trio in giuria formato dagli chef stellati Bruno Barbieri, Antonino
Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli. Una giuria affiatatissima e ormai consolidata, confermata per il quarto anno consecutivo, pronta a giudicare le creazioni dei cuochi, ad ascoltare le
loro storie, a seguirli sfida dopo sfida, fino ad eleggere il miglior chef amatoriale d’Italia.
Anche questa volta MasterChef Italia (cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy) parte coi Live Cooking, al centro dei primi due episodi attesi. Per gli aspiranti Chef i Live
Cooking sono la prima occasione per far conoscere se stessi e la loro idea di cucina ai giudici. Durante questa prima fase, i cuochi hanno una dispensa a propria disposizione a cui poter accedere
liberamente per preparare il loro piatto per poi terminare la preparazione davanti a Chef Barbieri, Chef Cannavacciuolo e Chef Locatelli, con l’obiettivo di impressionarli e conquistarli: con 3
sì, si conquista l’accesso diretto alla Masterclass, con 2 sì conquista il grembiule grigio e l’accesso alla fase intermedia delle Sfide per testare le loro abilità in cucina. Ce ne sono tre, e
al termine di ciascuna sfida chi conquista il consenso dei giudici può accedere alla Masterclass; in caso contrario, i cuochi amatoriali devono accedere alla Sfida successiva oppure abbandonare
definitivamente la cucina di MasterChef Italia.
Una selezione serratissima in cui non possono mai distrarsi: solo i migliori indossano poi l’ambitissimo grembiule con il proprio nome e, quindi, l’accesso nella Masterclass.
Una volta formata la classe di quest’anno inizia la classica sfida secondo il meccanismo rodato e conosciutissimo - a cui non mancano delle novità - fatto di prove appassionanti, sfide
adrenaliniche e tanti colpi di scena, basato sul talento e sulla creatività dei concorrenti che sognano di diventare chef professionisti. Tornano quindi le enigmatiche Mystery Box, i sorprendenti
Invention Test, i tesissimi Pressure Test e gli elettrizzanti Skill Test, gli “esami a sorpresa” che coinvolgeranno tutti i concorrenti, senza esclusioni, messi alla prova su una specifica
abilità richiesta dai giudici.
Tornano, inoltre, anche le prove in esterna per mettere alla prova i cuochi amatoriali su ingredienti e ricette del territorio, ma anche per vederli alle prese con la linea di veri ristoranti.
Tra le località che hanno fatto da scenario alle preparazioni dei concorrenti: Bassano del Grappa, la Cascata delle Marmore, Tropea e Cervinia.
E ancora, anche in questa stagione, tanti guest tra chef stellati e ospiti internazionali che sottopongono i cuochi amatoriali alle prove più insidiose: tra gli altri, non può mancare tra i
fornelli di MasterChef Italia il Maestro dei Maestri Pasticceri italiani, Iginio Massari, sempre attesissimo dagli appassionati del cooking show ma vero spauracchio per i concorrenti di tutte le
edizioni; e ancora, tornano Jeremy Chan, 2 stelle Michelin a Londra col suo ristorante Ikoyi, citato come “uno dei ristoranti più eccitanti al mondo”, grazie ai suoi piatti caratterizzati da
un’estetica artistica e visuale d’impatto, new entry lo scorso luglio nel ranking mondiale del World’s 50 Best Restaurants Award; lo chef Davide Scabin, 2 stelle Michelin e molti altri
riconoscimenti nel corso della sua carriera, con la propria idea di cucina rivoluzionaria e d’avanguardia ricopre da anni un ruolo da protagonista segnando la storia della moderna cucina
italiana; Mauro Colagreco, lo chef che meglio di chiunque altro incarna il ruolo di “cuoco globale del nuovo secolo”, primo argentino ad aggiudicarsi, nel 2019, 3 stelle Michelin nonché a
raggiungere la prima posizione nella World’s 50 Best Restaurants, recentemente nominato dall’Unesco Ambasciatore di buona volontà per la biodiversità; Enrico Crippa, 3 stelle Michelin con il
ristorante Piazza Duomo d’Alba (a cui si è aggiunta la Stella Verde, il riconoscimento che premia i ristoranti all'avanguardia nel campo della sostenibilità), “maestro dei vegetali” famoso per la
perfezione della sua cucina, autore di piatti che sono delle vere opere d’arte; Giancarlo Perbellini, chef imprenditore con dieci locali in Italia, 2 stelle Michelin e tra i massimi
rappresentanti della cucina d’eccellenza in Italia e nel mondo.
crediti foto: ufficio stampa MNcomm