di Redazione
Non manca questo lunedì di Pasquetta l'appuntamento, in prima serata su Italia 1, con "Freedom" e i suoi reportage inediti e di grande impatto visivo, spesso realizzati grazie a
permessi speciali o tra cunicoli oscuri e perigliosi, di Roberto Giacobbo e il suo team.
Al centro della nona puntata: in Egitto, per conoscere le piramidi bianche di Dahshur e Giza e poi andare a Luxor, nella Golden City, l’antica città perduta fondata da Amenhotep III, scoperta da
Zahi Hawass, risalente a circa 3.000 anni fa; nel Lazio, a Montecassino, per documentare la storia dell’Abbazia; in Campania, a Napoli, per entrare nella Cappella del Tesoro di San Gennaro e
conoscerne i segreti; in Liguria, a Genova, per un Museo in 10 minuti, e scoprire il Galata.
Roberto Giacobbo e la squadra di "Freedom" tornano in Egitto per un altro reportage da non perdere. La loro luminosità e il loro splendore si dice le rendesse visibili da grandi distanze: si
parla delle piramidi bianche, il cui rivestimento era realizzato con il magnifico calcare bianco di Tura. Ma dove è finita quella copertura? Perché è scomparsa? La sua ricerca attraversa
l’Egitto: dal Cairo, con le sue piramidi, alla Moschea di Hassan, che si dice realizzata con quel calcare, per arrivare alla piana di Dahshur, dove ne sono ancora presenti tracce. Giacobbo si
reca anche a Luxor, sulla riva occidentale del Nilo, a un passo dalla Valle dei Re, dove riposano i grandi faraoni: è la Golden City, l’antica città perduta, risalente a circa 3000 anni fa.
Fondata da Amenhotep III, attiva anche durante la co-reggenza con il figlio Akhenaton e utilizzata successivamente dal nipote Tutankhamon, la città fu il più grande insediamento amministrativo e
industriale dell’Età dell’Oro dell’Antico Egitto. Oggi rappresenta una rarissima testimonianza della vita delle persone che hanno fondato questa straordinaria civiltà. Per Zahi Hawass, che l’ha
scoperta, si tratterebbe della seconda più importante dopo quella di Tutankhamon.
"Freedom" racconta anche la storia del Tesoro di San Gennaro, e del patto che la città di Napoli ha stretto con il suo Santo Patrono. Le telecamere entrano nella Cappella e ne rivela i preziosi
oggetti che contiene: dalle ampolle con il sangue ai gioielli e agli arredi sacri dal valore inestimabile. Era il 1944 quando un bombardamento terrificante distrusse l’Abbazia di Montecassino,
uno dei simboli della storia e dell’arte italiana. Cosa accadde davvero e perché gli Alleati decisero che quel luogo sacro dovesse essere abbattuto? Di chi fu la responsabilità di tanta
distruzione e delle tante vittime di questa vicenda? La squadra di Freedom raggiunge l’abbazia, oggi completamente ricostruita, per conoscere i protagonisti di questa vicenda ma, soprattutto, per
raccontare come riuscirono a salvarsi le circa 300 persone che si nascosero in un luogo protetto. Uno spazio che (grazie a un permesso speciale) "Freedom" visita e riprende con le sue
telecamere.
In questa puntata, per un Museo in 10 minuti, il team raggiunge Genova per entrare in un museo che non solo rappresenta un vero e proprio forziere di storia, ma anche la nostra identità. Si
tratta del Galata, il Museo della Navigazione, uno dei più grandi e innovativi musei marittimi del Mediterraneo, nel quale viene documentata la storia della navigazione, attraverso imbarcazioni,
oggetti e i nomi degli italiani che hanno fatto la storia dell’esplorazione marittima.
crediti foto: ufficio stampa Mediaset