di Laura Frigerio
È innegabile che "Mare Fuori" (Rai2 e RaiPlay) sia uno dei grandi successi (anche) di questa stagione televisiva. Merito anche degli attori in grado
di dare credibilità, anima e spessore ai vari personaggi.
Nella terza stagione della serie tv è entrata a far parte del cast anche Maddalena Stornaiuolo, che interpreta un nuovo agente di polizia
dell’IPM (Istituto di Pena Minorile),
Maddalena (uno dei volti dell’Agenzia PM5 Talent di Peppe Mastrocinque) da anni porta avanti con impegno e passione diversi progetti teatrali, cinematografici e televisivi.
Nel 2017 l'attrice napoletana ha fondato a Scampia la scuola di recitazione La Scugnizzeria, che offre un'alternativa alla strada agli scugnizzi del territorio e molti dei suoi allievi sono
impegnati come attori in diversi film.
Nel 2020 ha invece debuttato alla regia con il cortometraggio "Sufficiente", presentato alle Giornate degli Autori durante la Mostra del Cinema di Venezia. Un anno dopo ci ritorna con il suo
secondo corto "Coriandoli", con il quale vince il Premio Cinema Campania, il premio Sulmona Film Festival e una menzione speciale al BAFF.
Maddalena lavora anche come acting-coach e dialogue-coach in diverse produzioni.
Noi di Televisionemania.it l'abbiamo intervistata per sapere qualcosa in più
su di lei.
La sua primissima reazione quando le hanno detto che sarebbe entrata nel cast di "Mare Fuori"?
«Gioia pura. Salti di gioia infiniti. Anche perché sono innanzitutto una fan scatenata di "Mare fuori". Ho visto la prima e seconda stagione tantissime volte, conosco tutte le battute a memoria.
Quindi essere nel cast della terza stagione è assolutamente elettrizzante».
Cosa ama del suo personaggio, l'agente di polizia Maddalena?
«Amo molto la sua umanità, il suo essere protettiva, premurosa, quasi "una di loro". Senza perdere autorevolezza».
Qual è secondo lei il segreto del successo di "Mare Fuori"?
«Il successo di "Mare fuori" credo sia dovuto a molteplici fattori. Uno fondamentale credo sia la capacità di empatizzare con le storie dei personaggi, anche quelle più atroci. C'è un aspetto
umano molto forte. C'è voglia di riscatto, speranza, voglia di andare a prendere "quel mare fuori"».
In passato l'abbiamo vista anche nella seconda stagione de "I bastardi di Pizzofalcone". Le piace il genere crime?
«Si, mi affascina. Io interpretavo l'avvocato Di Giacomo. Alessandro D'Alatri è un regista eccezionale. Ho uno splendido ricordo di quel set».
Lei ha interpretato Gelsomina Verde nell'omonimo film di Massimiliano Pacifico. Quanto le è rimasto
dentro questo personaggio?
«Moltissimo. Ho fatto un po' fatica a distaccarmene. È stato un processo lungo, ma un viaggio emotivo necessario per restituire al meglio la figura di Gelsomina».
Quando invece ha deciso di mettersi dietro la macchina da presa? Pensa di realizzare anche un lungometraggio?
«Nel 2020 il produttore Gianluca Arcopinto mi ha proposto di mettermi in gioco alla regia e devo dire che ci ha visto lungo. Abbiamo realizzato due cortometraggi, entrambi selezionati al Festival
di Venezia di cui uno vincitore del premio speciale ai Nastri d'Argento. Stiamo già lavorando per realizzare il primo lungometraggio».
Prossimi progetti?
«Progetti futuri ce ne sono tanti, a partire dal lungometraggio. A breve ci sono due progetti, uno relativo alla musica e uno relativo alla letteratura. Ma non sveliamo tutto!»
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