di Redazione
Dopo il successo della prima serie, su DMAX stanno per tornare i Curzel, la famiglia di impavidi falegnami
trentini capaci, tra imprevisti, pericoli e tempi strettissimi, di rendere possibile l’impossibile.
Con le nuove ristrutturazioni di rifugi ed edifici costruiti sempre più in alto, sono protagonisti della seconda stagione di “Falegnami ad alta quota”, in prima tv assoluta da
mercoledì 15 marzo alle 21.25 (la serie è disponibile in anteprima streaming su discovery+).
Dalla ristrutturazione del mitico bivacco “Buffa di Perrero” che, incastonato nella roccia a 2.760 metri sul monte Cristallo, custodisce memoria di vicende legate alla Prima Guerra Mondiale, alla
costruzione di una nuova tettoia per il rifugio “Capanna Piz Fassa”, quota 3.152 metri sulle Dolomiti, un lavoro in cui i fratelli Cruzel saranno aiutati dagli angeli dell’Aiut Alpin Dolomites, i
leggendari elicotteristi altoatesini. Passando dalla costruzione di una sauna in legno da trasportare in una baita ad alta quota, fino allo spettacolare intervento alla torre del Castello sulla
Rocca di Arco, situato sulla cima di un imponente sperone roccioso a strapiombo sul Garda.
Tra cantieri aperti ad altitudini uniche e gru montate in condizioni quasi inverosimili, interventi di manutenzione e riparazione di vie ferrate e sentieri per alpinisti, senza dimenticare la
realizzazione di baite in bioedilizia, i fratelli Curzel e i loro collaboratori porteranno gli spettatori in alcune delle location più spettacolari del Trentino, dell’Alto Adige e del Veneto. Gli
interventi realizzati in questa stagione saranno spesso legati all’emergenza idrica, un tema molto delicato in montagna perché la carenza d’acqua ad alta quota mette a rischio la sopravvivenza
dei rifugi.
crediti foto: ufficio stampa DMAX