di Laura Frigerio
Ultimo appuntamento con la docu-serie “Donne di Calabria” (una co-produzione Calabria Film Commission e Anele, in collaborazione con Rai Cultura, prodotta da Gloria Giorgianni
con Emma Di Loreto, da un’idea produttiva di Giovanni Minoli). Quando? Martedì 26 luglio, alle ore 22.10, su Rai Storia.
Ad accompagnarci nel racconto di un'altra donna che ha fatto la differenza è l'attrice Margareth Madè. In questa puntata (diretta da Enzo Russo) al centro c'è la storia di
Jole Giugni Lattari, la prima donna calabrese eletta al Parlamento italiano nel 1963 e la prima scelta tra le fila del Movimento sociale italiano di cui era anche dirigente,
avendo fatto parte del Comitato centrale per 15 anni (1954-1969).
CHI ERA JOLE GIUGNI LATTARI
Nata a Tripoli nel 1923, Jole si laureò in Filosofia nel 1944 all'Università degli Studi di Napoli, avendo come relatore il filosofo e suo mentore Benedetto Croce, da cui ereditò l’amore per la
conoscenza. In seguito, insegnò Filosofia e Storia al Liceo classico "Pitagora" di Crotone e fu proprio in quel periodo che ebbe inizio la sua carriera politica, quando venne eletta al consiglio
comunale a soli 29 anni, carica che ricoprì anche nelle successive elezioni del 1956, del 1960 e del 1964, rimanendo sempre l'unica donna eletta nel Consiglio.
Convinta che la cultura dovesse essere al servizio del bene comune, portò avanti un’idea di politica non per pochi ‘eletti’, ma per il popolo, e usò l’arte della retorica per denunciare qualsiasi
forma di ingiustizia e di disuguaglianza, convincendo con le sue argomentazioni sia i colleghi parlamentari che i suoi concittadini. Aveva una predilezione per i giovani, a cui insegnava con
passione le materie letterarie e per i quali divenne un punto di riferimento: a Crotone le sue “Lezioni magistrali” su tematiche culturali venivano seguite in massa. Per Jole, inoltre, era
basilare il tema della condizione femminile: teneva rapporti di confronto e supporto con donne di destra e di sinistra e credeva nello spirito di sorellanza per il raggiungimento di obiettivi non
solo politici, ma anche sociali, per l’emancipazione e i diritti di tutte le donne. Quando nel 1969 non venne più rieletta dal suo partito si trasferì a Roma, dove rimase fino alla fine dei suoi
giorni.
IL RACCONTO
La narrazione si avvale di immagini e filmati di repertorio, di illustrazioni animate e di interviste a testimoni del mondo della cultura, della politica e della società civile, tra cui lo
scrittore Pietrangelo Buttafuoco, l’ex allieva Maria Giuseppa Alosa, l’ex dirigente giovanile MSI Crotone Luigi Li Gotti, la nipote Chiara Grimaldi Lattari, l’orafo e amico Gerardo Sacco e il
sindacalista RSU ed ex militante Giovane Italia Crotone Carlo Turino. A fare da sfondo al racconto, i luoghi in cui Jole ha vissuto e lavorato: dal centro storico al museo archeologico di
Crotone, fino al parco archeologico di Capo Colonna.
crediti foto: ufficio stampa