di Laura Frigerio
Parlare ai più giovani attraverso una serie tv fresca e realizzata con grande cura, che parla di amicizia e dei primi amori (ma anche di altre tematiche delicate), con l'aiuto prezioso di un
regista attento e di interpreti talentuosi.
È questo l'obiettivo raggiunto da "Di4ri", la prima serie italiana Netflix per
ragazzi, prodotta da Stand By Me, che debutta il 18 maggio in Italia (e sarà disponibile negli altri paesi dal 26 luglio).
LA TRAMA
"Di4ri" è ambientato a Marina Piccola, un paesino su un'isola italiana e racconta le vicende degli alunni della 2^D e in particolare di: Pietro (interpretato da Andrea Arru),
Livia (Flavia Leone), Isabel (Sofia Nicolini), Daniele (Biagio Venditti), Monica (Federica Franzellitti), Giulio (Liam
Nicolosi), Mirko (Pietro Sparvoli) e Arianna (Francesca La Cava).
Ogni episodio si sviluppa attraverso gli occhi di uno degli otto protagonisti, che diventa così voce narrante regalando allo spettatore una sorta di diario personale. Individualismo,
frammentarietà, solitudine: questo è il mondo in cui i ragazzi di oggi crescono. E come molti della loro generazione, all’inizio i protagonisti sembreranno un po’ troppo concentrati su loro
stessi e poco propensi a fare gruppo. Isole appunto, proprio come l’isola in cui vivono, ma l’imminente smantellamento della loro piccola scuola farà loro scoprire, a poco a poco, il desiderio di
stare insieme.
Infine la pluralità di voci e storie darà la possibilità agli spettatori di comprendere quanto sia importante il punto di vista dell’altro, quale sia la differenza di percezioni e sentimenti in
base alle persone che li provano, quanto sia fondamentale riconoscere e coltivare il valore della equanimità. Impareranno a fare squadra, nella vita e non solo sul campo da basket.
I TEMI TRATTATI
"Di4ri" affronta con grande delicatezza numerosi temi: la scoperta dell’amore omosessuale, vissuto come tutte le prime cotte a quell’età; le ricadute sui ragazzi di un matrimonio in crisi,
argomento spesso sottovalutato, anche se l’armonia familiare è uno dei desideri più comuni tra i più piccoli; le eccessive pressioni create dalle aspettative dei genitori. E ancora, la dislessia,
l’ansia di crescere, la solitudine, le prime mestruazioni e l’accettazione di se stessi. Ma non solo: si parla anche dei temi tipici della preadolescenza, come la spensieratezza, le crush, i
primi baci, il valore dell’amicizia e la passione per lo sport.
CURIOSITA'
Nel cast di "Di4ri" troviamo anche Fortunato Cerlino, nel ruolo del collaboratore scolastico Paolo, una figura molto positiva sempre complice degli alunni.
In un paio di episodi compare anche Tancredi, il cui nuovo singolo "Isole" è anche il brano portante della colonna sonora della serie.
Special guest anche Larissa Iapichino, campionessa juniores di salto in lungo, che comparirà in una puntata che avrà al centro una gara di triathlon.
La regia è di Alessandro Celli. Gli episodi sono in totale 15.
LA PAROLA AI PROTAGONISTI
Il cast di "Di4ri" ha incontrato la stampa a Milano per raccontare questa loro esperienza. "Devo dire che mi ritrovo totalmente in Pietro e questo mi ha aiutato molto a interpretarlo, anche
se alcune scene (quelle più delicate) non sono state facili" - esordisce Andrea Arru. "All'inizio ero terrorizzata, perché era la mia prima esperienza di questa portata,
ma poi conoscendo i ragazzi è stato tutto naturale e spontaneo. Sul set ho trovato una seconda famiglia" - svela Flavia Leone.
"Ho usato la mia empatia per entrare nel personaggio. Stiamo vivendo un momento in cui la società ha meno pregiudizi, ma tra i ragazzi si creano comunque timori e paranoie. Spero che Daniele
possa essere un esempio per i suoi coetanei" - dice invece Biagio Venditti (poi vedendo la serie capirete meglio le sue parole). La parola passa quindi a Sofia
Nicolini: "Isabel è molto affine a me, poi mi piace perché affronta un tema fondamentale della pre-adolescenza ovvero la voglia di crescere. La sua riflessione poi la porterà a
rendersi onto che l'importante è sentirsi a proprio agio con se stessi".
"Invece Giulio dimostra che l'amicizia perfetta non esiste e che la verità sta anche nel confrontarsi e nel litigare" - sottolinea Liam Nicolosi.
C'è poi Federica Franzellitti, nella serie Monica: "All'inizio della serie viene etichettata come secchiona e al suo fianco ha solo Isabel, sua migliore amica e punto di
riferimento. Ha paura che gli altri possano portarsela via, però affronterà anche questa paura diventando amica di tutti".
Opposta a Monica c'è Arianna, interpretata da Francesca La Cava: "Lei è consapevole del suo valore e bellezza, quindi si pone sempre come rivale. Però in un momento di
particolare difficoltà e imbarazzo saranno proprio coloro che teneva lontani ad aiutarla e così deciderà di cambiare".
Infine Pietro Sparvoli racconta il suo Mirko: "Per lui la musica è fondamentale, è un luogo di riparo e di rifugio. Il fatto di essere una persona molto musicale e sensibile,
lo aiuta nel rapporto con gli altri".
...E A FORTUNATO CERLINO
"Questa è una serie a cui tengo in maniera particolare, perché è un progetto nuovo per l'Italia che racconta una fase della vita che è completamente cambiata nella storia del nostro
paese" - dichiara l'attore Fortunato Cerlino in un videomessaggio - "Quando ho letto le sceneggiature ho apprezzato molto il coraggio di parlare senza troppi veli e
sotterfugi di questioni che toccano i ragazzi di quella età. I giovani interpreti mi hanno impressionato per il calore e la professionalità portata sul set. Credo che nuove generazioni ci
sorprenderanno in meglio".
...E A TANCREDI
"Da bambino avevo recitato in un film a cui aveva partecipato mio fratello, ma era una piccola scena in un museo. Però questa è stata una nuova esperienza per me. Poi devo dire che quando è
arrivato al trailer mi sono emozionato, tanto che mi stava scappando la lacrimuccia. La musica, a contatto con le immagini, diventa ancora più forte" - racconta durante la conferenza stampa
Tancredi, che confessa di amare molto le serie tv - "Le ultime che ho guardato sono 'Snowpiercer' e 'Young Sheldon'. Poi sono un fan sfegatato degli anime
giapponesi".
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