di Laura Frigerio
C’è indubbiamente tanta curiosità intorno ad Ana Mena, l’artista spagnola che parteciperà tra i Big alla 72esimo Festival di Sanremo. Già nota in Italia per i
suoi duetti con Fred De Palma e Rocco Hunt, ora si presenta in solitaria con "Duecentomila ore", scritto a sei mani da Rocco Hunt, Zef e Federica Abbate e prodotto da Zef.
“Questa mia bellissima avventura italiana è iniziata 4-5 anni fa e non pensavo che mi avrebbe portato fin qui” - racconta Ana Mena durante una conferenza Zoom - “Ho
sempre ascoltato musica italiana grazie a mio padre, quindi sono cresciuta anche con Mina, i Matia Bazar e i Ricchi e Poveri. Poi in Spagna non ci perdiamo mai il Festival di Sanremo. Lo scorso
anno poi, lo stavo seguendo in streaming con mio pace e sono rimasta particolarmente colpita da Musica Leggerissima di Colapesce Dimartino, così ho pensato di farne una cover nella mia lingua
intitolata Musica Ligera”.
Una cover che ha decisamente avuto un grande successo in Spagna e la cosa non stupisce perché Ana Mena, a soli 24 anni, vanta numeri da record con 36 dischi di PLATINO, 2 dischi d’ORO, oltre 5
milioni e mezzo di ascoltatori mensili su Spotify e oltre 1 miliardo e mezzo di views totali su YouTube.
Però, nonostante sia una pop-star, Ana Mena si prepara alla sfida sanremese con grande umiltà. “So che ci sono state delle polemiche dovute al fatto che io sono spagnola e in parte le
capisco, ma la mia intenzione è quella di rendere omaggio a una musica che amo da sempre e significa tanto per me, perché mi ha aiutato a diventare l’artista e la persona che sono adesso. Parto
dal rispetto e dall’ammirazione. E poi il mio team è tutto italiano” - sottolinea e ammette - “Sono talmente emozionata che a volte mi sento super-carica e altre
super-stressata”.
Su "Duecentomila ore" dice: “Questa canzone racconta una storia d'amore che dura poco, ma lascia qualcosa di importante. In essa potete trovare un messaggio per tutte le
donne. È poi una melodia molto sensuale”.
Invece nella serata delle cover sarà accompagnata dall’amico fraterno Rocco Hunt. “Abbiamo preparato un medley che punta a unire più generazioni, perché mette insieme Il
mondo, Figli delle stelle e Se mi lasci non vale”.
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