di Laura Frigerio
In occasione della Giornata della Memoria i palinsesti televisivi propongono una serie di programmi ad hoc, tra cui film e documentari.
Tra quelli imperdibili c’è sicuramente “C’è un soffio di vita soltanto” di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, in onda alle ore
21.15 su Sky Documentaries. Il documentario era stato presentato in anteprima all'ultima edizione del
Torino Film Festival, dove aveva già toccato il cuore di tutti.
I due registi, con grande delicatezza, raccontano l’emozionante e singolare storia di Lucy, la donna transessuale più anziana d’Italia. Tra le pochissime sopravvissute al campo
di concentramento di Dachau ancora in vita, è testimone diretta di uno dei momenti più bui e tragici della storia del Novecento.
Il film, realizzato interamente durante l’anno della pandemia, racconta attraverso gli occhi di Lucy anche un pezzo di storia (italiana e non solo). Occhi che sono stati costretti a guardare
l'orrore, ma ha saputo resistergli con forza e coraggio ineguagliabili.
Attraverso la narrazioe lucidissima di Lucy, il film non solo affronta tematiche attuali come l’identità di genere, ma vuole anche sottolineare sull’importanza di continuare a mantenere intatta
la propria personalità, nonostante i soprusi e i continui tentativi della società contemporanea di condannare, umiliare ed eliminare ogni accenno di diversità.
Matteo Botrugno e Daniele Coluccini colgono così l’occasione per porre allo spettatore riflessioni continue e mai scontate. E lo fanno direttamente con la voce di chi certi orrori li ha vissuti
sulla propria pelle, perché le voci come quella di Lucy si stanno affievolendo e con loro la memoria collettiva sembra perdersi ogni giorno sempre di più.
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