di Redazione
Il vincitore dell’ultima edizione del "L'Isola dei Famosi”, Marco Maddaloni in un’intervista esclusiva a “Verissimo” (condotto come sempre da
Silvia Toffanin), parla della sua esperienza in Honduras che lo ha visto trionfare in finale contro Marina La Rosa: “Sto vivendo un sogno. Vedere la gente che mi applaude
significa che ho trasmesso qualcosa. Sono sorpreso perché sull’Isola non hai la cognizione di quello che sta arrivando a casa. È stato un viaggio veramente tosto, bello, brutto e difficile, fatto
di discese e salite. Nella mia vita ho vinto qualche cosa ma non ho mai avuto tutto questo: quando ho vinto l’Europeo di Judo c’era un solo trafiletto sull’ultimo giornale d’Italia. Dopo questo
trionfo, quando sono tornato a Napoli, tre macchine si sono fermate e mi hanno ringraziato. E non so nemmeno il perché”.
Una vittoria arrivata anche grazie a una strategia chiara, quella di tenersi fuori dai litigi e dagli scontri con gli altri naufraghi: “Verso la settima settimana ho deciso di togliermi da tutte
queste dinamiche, ho iniziato a non fare più gruppo, ma a gustarmi le persone singolarmente. Non ho seguito le loro strategie ma ho fatto la mia”. Un percorso fatto anche di ostacoli, difficoltà
e lutti.
Durante la permanenza sull’Isola infatti è venuta a mancare sua nonna: “Sono il terzo figlio di una famiglia di campioni. Con i miei fratelli ci allenavamo tantissimo, 8-9 ore al giorno e poi
andavamo in Giappone e in Corea per mesi e non mi sono goduto molto mia nonna. Sull’Isola, dove hai poco da fare pensi a tutte queste cose. Però, prima di partire le ho fatto conoscere mio figlio
e l’ho salutata. Questa cosa mi ha tranquillizzato. La sua morte mi ha insegnato molto: da adesso in poi dedicherò un po’ più di tempo a ogni persona a me cara”.
La famiglia unita e alla quale Marco è legatissimo come dimostra il racconto della commovente lettera scritta alla mamma: “Il mare ha portato sulla spiaggia una penna e ho scritto una lettera a
ogni mio parente. In quella per mia mamma la parola che ho utilizzato di più è stata ‘scusa’. ‘Scusa’ per ogni volta che l’ho trascurata, che non le ho risposto al telefono, per ogni volta che
non ho trovato un momento per andare al mercato con lei. La lettera gliel’ho regalata, dicendole di farmela rileggere ogni volta che commetterò gli stessi errori”.